Colazione
alle 6:30, banana, spremuta d'arancia, uova strapazzate e pane con marmellata.
Alle 7
puntualissimi (è una costante) ecco il taxi fuori dalla porta pronto a portarci
al porto. La via che ci conduce è già abbastanza animata di gente che vende
qualsiasi cosa. Giunti al porto la ragazza che ci ha accompagnato assieme al
tassista fa dei cenni ad una barca che ci accoglierà insieme ad una trentina di
turisti. Per salire dobbiamo passare sulle 3 barche più vicine al molo... qua si
fa così, troppo comodo che la barca arrivi su un pontile.
Tutte le
barche partono più o meno alla stessa ora... noi abbiamo una delle più lente!
Non è di certo una barca super.
L'impatto
di Puno è lo stesso anche dal lago. Ci fermiamo dopo circa 45 minuti in
un'isola, una delle famose isole degli Uros.
Queste
isole sono isole galleggianti, con base formata dalla totora, un insieme di
canne galleggianti intrecciate fra loro con uno spessore significativo (anche
oltre 10 metri), dove gli Uros vivono. Ogni isola ha la sua comunità, e il suo
Presidente. Ci sono solo donne e bambini su queste isole di giorno... per caso
da noi passa il Presidente che scherzosamente in linguaggio aymara ci spiega
come sono fatte le isole, mentre donne e bambini preparano le bancarelle per
vendere i loro manufatti.
Inutile
dire che tutto ciò sia molto turistico, e che queste isole abbiano una notevole
forma di sostentamento proprio dalle barche di turisti che a turno si fermano
nelle varie comunità, ma in ogni caso la sosta si è rivelata interessante. Molto
particolare sia come sono fatte, sia la sensazione di camminarci sopra. Comunque
queste persone vivono proprio lì.
Risaliamo
sulla barca per una breve sosta su una seconda isola, ma meno interessante. Da
qui si parte e ci vogliono oltre 2 ore e mezza per arrivare a Taquile.
Navigazione un po' lenta.
La guida
(un ragazzo di Cusco molto originale) ci accompagna alla salita e ci parla della
comunità che vive costantemente sull'isola di Taquile. Sembra di essere al mare,
tanto è vasto il lago. La vista si allarga sempre più raggiungendo la cima
dell'isola, dove vi è una piazza nella quale non possiamo non notare due uomini
anziani intenti a sferruzzare e tessere un berretto.
Dopo
questa breve sosta veniamo accompagnati ad una casa privata dove in una tavolata
sul tetto ci servono il pranzo. Trota del lago Titicaca oppure omelette.
Pranzo
normale, tuttavia è stato divertente, con una tavolata circondati da brasiliani,
spagnoli e un simpatico signore cileno. Peccato non riuscire a rispondere
troppo, pur capendo quasi tutto! Tanti viaggiatori che vanno e vengono da
diversi posti. Comunque ci siamo divertiti!
Dopo
pranzo ecco che è già ora di scendere dalla parte opposta dell'isola, per una
scalinata di 538 scalini... scalinata in cui la macchina fotografica ci
abbandona, o meglio il nostro caro Zeiss che ci doveva permettere di fare foto
super la prossima settimana. Speriamo in qualche modo di riuscire a utilizzarlo!
Un po'
arrabbiati per questo risaliamo in barca... 3 ore per tornare a Puno.
Forse un
po' troppe per il poco tempo che si sta a Taquile e per quello che c'è da
vedere, ma passando da queste parti ci sta! La gita in ogni caso resta
economica.
Ad
attenderci al porto due pulmini che caricano tutti i passeggeri e li portano a
tutti gli alberghi... che cinema! Noi ovviamente restiamo per ultimi!
Usciamo
per cena, una pizza nella via principale e turistica, e usciti torniamo di corsa
in hotel, visto che si è messo a piovere.
Domani
bus per la Bolivia!
(by Adri)
Albergo:
Totorani Inn Hostal
Puno
Av. La Torre N° 463
Télef. 51 364535
|