Diario di viaggio di Adri e Francy, aprile 2006

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CUSCO - PUNO Cusco - Puno

Raqchi


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Oggi sveglia nuovamente alle 6.00. Con nostra sorpresa arriva ancora il nostro autista Jaime che ci accompagna al nostro bus che ci porterà a Puno.

E' un comodo bus turistico! Come ormai ci hanno abituato i peruviani, in perfetto orario partiamo. Tra un colpo di clacson e un altro usciamo dalla città. Oggi il tempo non è un granchè.

Appena partiti, la nostra guida di oggi si presenta, un simpatico e preparato ragazzo: Lucio.

Ci consegnano dei cartellini per poterci riconoscere nelle varie soste che faremo durante il viaggio e per il pranzo, compreso nel biglietto del bus.

Siamo quattro bus che percorreranno quest'oggi il medesimo percorso con le medesime soste.

Il viaggio seguirà praticamente il fiume Urubamba, il fiume della valle sacra degli Inca. Prima tappa a Andahuaylillas per visitare la chiesa gesuita, nota con il nome di "cappella Sistina d'America".

Ovviamente come ormai ho imparato, la chiesa è stata costruita sulle fondamenta dell'ennesimo tempio Inca distrutto a favore dell'evangelizzazione della popolazione.

All'interno non si possono fare foto, però devo dire che mi è piaciuta la visita. Tutte le pareti sono dipinte con scene delle Sacre scritture, mentre il soffitto ha un motivo ripetuto per tutta la copertura. La maggior parte della chiesa è stata dipinta da artisti di Cusco.

Beh avendo visto tre mesi fa per la prima volta la vera cappella Sistina, sfigura un pò questa chiesa! Ma è un po’ difficile superare l'opera d'arte italiana.

Ripartiamo e finalmente iniziamo a vedere qualche squarcio di sole!

Seconda tappa a Raqchi. Un sito Inca che mi ha molto colpito. Prima attraversiamo la piazza principale del pueblo dove c'è un mercato di oggetti artigianali, con le donne in costume. Un ottimo luogo per cogliere qualche volto tipico.

Entriamo poi nel sito Inca. In primo piano c'è il muro centrale di un edificio che ipotizzano potesse essere un tempio o un edificio molto grande per la popolazione nobile.

Intorno gli edifici impiegati come magazzini. E più distanti le abitazioni dei contadini.

Stranamente qui non è stata costruita una chiesa gesuita, in quanto una guerra civile interna aveva già incendiato gli edifici e quando sono arrivati gli spagnoli il sito era già stato abbandonato.

La visita mi ha comunque molto colpito. Merita sicuramente una sosta.

Si riparte per fermarci poco più avanti al ristorante, una struttura fatta di diversi padiglioni circolari, costruita credo proprio apposta per i bus turistici. Ogni padiglione da posto ad un pullman.

Pranzo a buffet, circondati al solito da tante lingue straniere diverse. Noi gli unici italiani.

E il viaggio ricomincia all'insegna del sole.

Durante il percorso non possiamo non ridere del fatto che i bus tra loro si superavano continuamente, pur fermandosi poi negli stessi punti.

Non ce la fanno proprio!

Altra tappa a La Raya, 4.335 mt di altitudine, punto dove nasce il fiume Urubamba, e dove inizia l'altopiano che si estende fino al lago Titicaca.

Il panorama è molto bello. Accanto abbiamo vette di oltre 5.500 mt! Ultima tappa a Puka Pukara, paesino in cui si trova un piccolo museo di arte pre-inca. Decisamente non siamo interessati, ormai i chilometri iniziano a farsi sentire e l'attenzione cala decisamente.

Il percorso taglia l'altopiano e incontriamo paesini sempre molto poveri e polverosi.

Verso le 5,30 arriviamo a Puno.

L'impatto con la città è veramente forte.

La città si estende dalle rive del lago ai crinali delle montagne brulle attorno.

Tutte case in mattoni forati a vista, malmesse. Non mi aspettavo una città del genere. Ne sono rimasta veramente colpita e rattristata.

Alla stazione del bus non troviamo l'autista per il nostro hotel. Decidiamo di prendere quindi un taxi che per pochi Soles ci porta in hotel.

L'albergatore, un personaggio molto simpatico, si stupisce di vederci arrivare da soli.

Chiama l'autista che in effetti ha sbagliato terminal! Fenomeno!

Prenotiamo direttamente da lui la gita sul lago Titicaca per il giorno successivo.

Credo che qui alloggino molti turisti italiani, perchè i cartelli di avviso sono scritti in inglese e italiano. Lo spagnolo non è nemmeno contemplato!

Lasciate le valigie facciamo un giretto nell'unica via pedonale del centro. Cena in uno dei ristoranti turistici. Come sempre prendo un ottimo frullato di mela. Oramai ci ho preso gusto!

(By Francy)

Albergo:

Totorani Inn Hostal
Puno
Av. La Torre N° 463
Télef. 51 364535

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