Diario di viaggio di Adri e Francy, aprile 2006

HOME  
CUSCO - AGUAS CALIENTE Chinchero

Moray

Ollantaytambo

Aguas Calientes

Mappa

 

 

 

Nottata lunga... un po' per il fuso orario, un po' per le coperte troppo pesanti (due macigni), un po' per l'altitudine, ma ecco che arrivano le 7.

Scendiamo nel locale colazioni dell'hostal, e l'addetta ci porta immediatamente una bacinella con frutta yoghurt e una specie di cereale, non male! Uovo strapazzato, pane con marmellata e caffelatte.

Alle 8 verrà l'autista prenotatoci dall'albergo, non proprio economico (60 $) ma non sapendo dove trovarne qualcuno di affidabile, ce lo facciamo andare bene.

L'albergo ci permette di lasciare le valigie più ingombranti da loro. In questo modo possiamo muoverci solo con lo zaino sulle spalle. Decisamente una gran comodità.

Puntualissimo ecco che arriva il nostro autista in compagnia del suo figlioletto, e siamo pronti ad iniziare la nostra tappa di avvicinamento a Machu Picchu.

Usciamo da Cusco osservando delle zone molto povere. Molto caratteristici alcuni mercatini veri, con donne del luogo sedute davanti ad una cesta piena di verdura.

Il nostro pilota spericolato (fortuna che seduto davanti c'è anche il figlio...) in un attimo ci porta a Chinchero, dove ci sono diversi terrazzamenti Inca con sopra l'immancabile paesino spagnolo con l'altrettanto immancabile chiesa.

E' ancora presto e di gente in giro ce n'è molto poca. Chinchero è famosa per il mercato, ma non vediamo nulla di tutto ciò a quest'ora. Resta comunque un bel paesino caratteristico dove sembra essere tornati indietro nel tempo.

Risaliamo in macchina per la prossima tappa: le saline di Maras. Spettacolari! Scendendo dalla strada si vedono tantissime "vasche" di sale, centinaia o forse anche di più. Un piccolo ruscello esce dalla montagna e riempie le vasche, e nel contesto di questa vallata, a oltre 3.000 metri di quota, lo scenario è veramente suggestivo! Passiamo più di mezz'ora ad ammirarle. Molta gente lavora qui, vengono estratti parecchi sacchi di sale, che poi vengono portati in spalla fino in cima.

Prossima tappa Moray. Per arrivarci passiamo da un altro paese alquanto caratteristico, Maras, e poi giungiamo a Moray. Veramente ingegnoso il sistema di terrazzamenti Inca a forma di anfiteatro, dove scendiamo per ammirare meglio l'opera. Particolari gli scalini per salire da un terrazzamento all'altro.

Dopo quest'altra visita, percorriamo, sempre a velocità sostenuta e con un po' di paura quando sopraggiunge una macchina dalla parte opposta, una strada sterrata contornata dal bel paesaggio che la Valle Sagrado degli Inca offre, con anche sullo sfondo la Cordigliera delle Ande; montagne altissime e anche innevate. Non dimentichiamoci che già noi siamo a oltre 3.000 metri!

Desolante comunque vedere le condizioni di vita delle persone... molti anche i bambini soli in mezzo ai prati ad accudire gli animali; non siamo di certo abituati a viaggiare in posti così.

Arrivati in fondo siamo prossimi a Ollantaytambo, un interessante paese famoso per la sua imponente fortezza, che anticamente pare controllasse la via per Machu Picchu. Qui ci congediamo con l'autista e prendiamo gli zaini, dopo aver contrattato (o meglio accettato) un'escursione a Pisac per lunedì, sempre con Jaime (tanto qui in macchina sembrano tutti spericolati!). Pranzo nei pressi dei terrazzamenti. Impressionante come possano aver portato quei blocchi di pietra per costruire la fortezza! I blocchi venivano trasportati sin dall'altra parte del fiume.

Si dice che Ollantaytambo sia il solo agglomerato del Perù ad aver conservato la pianta della città Inca. Dall'alto delle rovine si gode della vista sulla cittadina, caratteristica anche per il sistema di canali d'acqua.

Dopo il giro fra le rovine è ora di incamminarci verso la stazione. Alle 15:30 circa parte il treno (bel treno, ma come tutto quello che riguarda Machu Picchu con tariffe vergognosamente elevate... ma non ci sono alternative) che ci condurrà ad Aguas Calientes. Bello il viaggio in mezzo a pareti verticali altissime, dapprima aride, e via via più verdi fino ad arrivare ai circa 2.000 metri di Aguas Calientes. Si scende parecchio! Aguas Calientes è un centro piuttosto brutto, ma chiaramente trasformato dal turismo, che qui raggiunge l'apice.

La ferrovia scorre in mezzo al paese, e ci si ritrova circondati da pareti altissime,  verticali e ricoperte da vegetazione, quasi da togliere il respiro. Scesi dal treno troviamo un signore con il cartello che ci accompagna all'hostal, molto vicino alla stazione fra l'altro. Comodissimo perchè a 20 metri dalla partenza dei bus per Machu Picchu (ma anche il più lontano sarebbe comunque vicino in questo paesino). Facciamo già i biglietti, in modo da essere già pronti per il mattino seguente.

Giretto con cena in centro; ci sono un'infinità di market tutti uguali, negozietti tutti uguali, e anche ristoranti quasi tutti uguali, dove fuori cercano in tutti i modi di accalappiare i clienti e farli entrare. Decidiamo di cenare nell'unico dove non ci vogliono far entrare a forza e mangiamo due discrete "bistecche". Anche qui arrivano tre locali ad accompagnare con la musica i turisti.

Anche il ristorante ha la tariffa maggiorata Machu Picchu (10% di servizio, come praticamente tutti qui ad Aguas Caliente). Possiamo quindi andare a dormire, domani mattina sveglia ore 5:30 per salire presto a Machu Picchu.

(By Adri)

Albergo:

La Pequeña Casita Hostal
Aguas Caliente
Av. Hermanos Ayar Mz-13 LT 11 Dist. Machu Picchu

 

Photo hotel