Nottata
lunga... un po' per il fuso orario, un po' per le coperte troppo pesanti (due
macigni), un po' per l'altitudine, ma ecco che arrivano le 7.
Scendiamo nel locale colazioni dell'hostal, e l'addetta ci porta immediatamente
una bacinella con frutta yoghurt e una specie di cereale, non male! Uovo
strapazzato, pane con marmellata e caffelatte.
Alle 8
verrà l'autista prenotatoci dall'albergo, non proprio economico (60 $) ma non
sapendo dove trovarne qualcuno di affidabile, ce lo facciamo andare bene.
L'albergo ci permette di lasciare le valigie più ingombranti da loro. In questo
modo possiamo muoverci solo con lo zaino sulle spalle. Decisamente una gran
comodità.
Puntualissimo ecco che arriva il nostro autista in compagnia del suo
figlioletto, e siamo pronti ad iniziare la nostra tappa di avvicinamento a Machu
Picchu.
Usciamo
da Cusco osservando delle zone molto povere. Molto caratteristici alcuni
mercatini veri, con donne del luogo sedute davanti ad una cesta piena di
verdura.
Il
nostro pilota spericolato (fortuna che seduto davanti c'è anche il figlio...) in
un attimo ci porta a Chinchero, dove ci sono diversi terrazzamenti Inca con
sopra l'immancabile paesino spagnolo con l'altrettanto immancabile chiesa.
E'
ancora presto e di gente in giro ce n'è molto poca. Chinchero è famosa per il
mercato, ma non vediamo nulla di tutto ciò a quest'ora. Resta comunque un bel
paesino caratteristico dove sembra essere tornati indietro nel tempo.
Risaliamo in macchina per la prossima tappa: le saline di Maras. Spettacolari!
Scendendo dalla strada si vedono tantissime "vasche" di sale, centinaia o forse
anche di più. Un piccolo ruscello esce dalla montagna e riempie le vasche, e nel
contesto di questa vallata, a oltre 3.000 metri di quota, lo scenario è
veramente suggestivo! Passiamo più di mezz'ora ad ammirarle. Molta gente lavora
qui, vengono estratti parecchi sacchi di sale, che poi vengono portati in spalla
fino in cima.
Prossima tappa Moray. Per arrivarci passiamo da un altro paese alquanto
caratteristico, Maras, e poi giungiamo a Moray. Veramente ingegnoso il sistema
di terrazzamenti Inca a forma di anfiteatro, dove scendiamo per ammirare meglio
l'opera. Particolari gli scalini per salire da un terrazzamento all'altro.
Dopo
quest'altra visita, percorriamo, sempre a velocità sostenuta e con un po' di
paura quando sopraggiunge una macchina dalla parte opposta, una strada sterrata
contornata dal bel paesaggio che la Valle Sagrado degli Inca offre, con anche
sullo sfondo la Cordigliera delle Ande; montagne altissime e anche innevate. Non
dimentichiamoci che già noi siamo a oltre 3.000 metri!
Desolante comunque vedere le condizioni di vita delle persone... molti anche i
bambini soli in mezzo ai prati ad accudire gli animali; non siamo di certo
abituati a viaggiare in posti così.
Arrivati in fondo siamo prossimi a Ollantaytambo, un interessante paese famoso
per la sua imponente fortezza, che anticamente pare controllasse la via per
Machu Picchu. Qui ci congediamo con l'autista e prendiamo gli zaini, dopo aver
contrattato (o meglio accettato) un'escursione a Pisac per lunedì, sempre con
Jaime (tanto qui in macchina sembrano tutti spericolati!). Pranzo nei pressi dei
terrazzamenti. Impressionante come possano aver portato quei blocchi di pietra
per costruire la fortezza! I blocchi venivano trasportati sin dall'altra parte
del fiume.
Si dice
che Ollantaytambo sia il solo agglomerato del Perù ad aver conservato la pianta
della città Inca. Dall'alto delle rovine si gode della vista sulla cittadina,
caratteristica anche per il sistema di canali d'acqua.
Dopo il
giro fra le rovine è ora di incamminarci verso la stazione. Alle 15:30 circa
parte il treno (bel treno, ma come tutto quello che riguarda Machu Picchu con
tariffe vergognosamente elevate... ma non ci sono alternative) che ci condurrà
ad Aguas Calientes. Bello il viaggio in mezzo a pareti verticali altissime,
dapprima aride, e via via più verdi fino ad arrivare ai circa 2.000 metri di
Aguas Calientes. Si scende parecchio! Aguas Calientes è un centro piuttosto
brutto, ma chiaramente trasformato dal turismo, che qui raggiunge l'apice.
La
ferrovia scorre in mezzo al paese, e ci si ritrova circondati da pareti
altissime, verticali e ricoperte da vegetazione, quasi da togliere il respiro.
Scesi dal treno troviamo un signore con il cartello che ci accompagna
all'hostal, molto vicino alla stazione fra l'altro. Comodissimo perchè a 20
metri dalla partenza dei bus per Machu Picchu (ma anche il più lontano sarebbe
comunque vicino in questo paesino). Facciamo già i biglietti, in modo da essere
già pronti per il mattino seguente.
Giretto
con cena in centro; ci sono un'infinità di market tutti uguali, negozietti tutti
uguali, e anche ristoranti quasi tutti uguali, dove fuori cercano in tutti i
modi di accalappiare i clienti e farli entrare. Decidiamo di cenare nell'unico
dove non ci vogliono far entrare a forza e mangiamo due discrete "bistecche".
Anche qui arrivano tre locali ad accompagnare con la musica i turisti.
Anche
il ristorante ha la tariffa maggiorata Machu Picchu (10% di servizio, come
praticamente tutti qui ad Aguas Caliente). Possiamo quindi andare a dormire,
domani mattina sveglia ore 5:30 per salire presto a Machu Picchu.
(By
Adri)
Albergo:
La
Pequeña Casita Hostal
Aguas Caliente
Av. Hermanos Ayar Mz-13 LT 11 Dist. Machu Picchu
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