Oggi sveglia alle
5.30. Grazie al nostro fuso orario, che non ci ha ancora abbandonato, è stata
una sveglia decisamente indolore! Il cielo è coperto di tante nuvolette bianche
e si intravede un pochino di azzurro. Io sono speranzosa. Fatta una veloce e
scarna colazione, andiamo a prendere il bus che è proprio di fianco al nostro
hotel.
Già la strada di per
sè ha un che di suggestivo. Si inerpica su un crinale di una montagna,
costeggiando una vegetazione lussureggiante tipo foresta tropicale. Salendo
tornante su tornante ecco che si apre la vista sulla stretta vallata in cui si
trova il brutto paese di Aguas Calientes, e le ripide montagne che la
circondano. Mi sembra di essere in un paese orientale, tanto il paesaggio è
nuovo per me, e per la presenza di questa vegetazione ricca.
Dopo circa 25 min di
tragitto arriviamo all'ingresso di Machu Picchu. Superiamo i tornelli esibendo
biglietto e passaporto.
Prima seguiamo il
sentiero che sale e che ci porta alla città superiore dove si trova il Mirador.
Appena arrivati in cima ecco che si apre davanti a noi tutto il sito di Machu
Picchu! Un vero e proprio spettacolo. Forse qui posso dire che l'uomo ha
veramente trovato l'armonia con la natura. Essendo inoltre ancora molto presto,
siamo ancora in pochi e quindi si può apprezzare appieno la pace di questo
luogo.
Visto che il cielo
invece di aprirsi si è completamente coperto, e che il sole non è ancora sorto
oltre la montagna, decidiamo di seguire il sentiero che porta all'Inca Bridge.
Dopo la prima salita troviamo un gabbiotto dove dobbiamo registrarci segnando
l'ora di accesso e al nostro ritorno l'orario. Adri mi guarda un pò preoccupato,
soffrendo un pò di vertigini. Ci dicono però che non è pericoloso. Beh non
porterei di certo un bambino! sentiero agevole ma molto esposto. Molto bella la
vista sulla vallata sottostante. Il ponte si trova a circa 10 minuti di cammino.
Se penso in che epoca uomini hanno costruito quel ponte addossato ad una roccia
a strapiombo, mi vengono in brividi.
Tornando incrociamo un
ragazzo direi... folcloristico... aveva un sacco di piercing, un giubbotto
borchiato, anfibi neri, che era letteralmente impiantato all'inizio del percorso
perché aveva intravisto un po’ di vuoto! gli avrei voluto fare una foto! Ma mi
solo limitata a ridermela tra me e me!
Torniamo poi sui
nostri passi e purtroppo notiamo che del sole non c'è nemmeno l'ombra, e i
turisti iniziano ad invadere il sito.
Visitiamo l'interno
del sito, percorrendo viottoli, scalette, e ammirando l'ingegnosità delle
costruzioni. Hanno anche un sistema di canalizzazione dell'acqua.
Sono ormai arrivate le
9,30 e ci dirigiamo all'inizio della salita per Huayna Picchu. Però abbiamo
bisogno di una "sosta tecnica" e torniamo all'ingresso. Tempo di uscire ed ecco
il primo di molti scrosci d'acqua.
Restiamo sotto la
tettoia di attesa dei bus in attesa della fine della pioggia. Sapendo del
sentiero verticale che porta al Huayna Picchu, e degli scalini che con la
pioggia diventano più scivolosi, decidiamo di rinunciare alla salita.
Torniamo nei pressi
del mirador, e aspettiamo pazienti un'occhiata di sole. Eccola finalmente!
Purtroppo però la resa fotografica lascia a desiderare, ma almeno la vista ne
guadagna!
Decidiamo poi di
visitare il Gruppo dei Mortai e il Gruppo delle Tre Porte, cogliendo nuovi
scorci interessanti e ammirando sempre più il luogo.
Verso l'una e mezza
decidiamo di salutare il magico Machu Picchu per rientrare ad Aguas Calientes.
Devo dire che anche
senza sole, e con la nebbiolina, la visita è stata fantastica. Credo che sia il
suo clima, e che completi la magia del posto.
Ovvio che una foto di
prima mattina con il sole non mi sarebbe dispiaciuta, ma torno da questa visita
proprio soddisfatta! Machu Picchu mi ha conquistato molto di più di quel che
pensavo. E' veramente particolare, l'opera Inca in questo contesto naturale. Non
so come descriverlo, ma c'è veramente armonia.
Arrivati ad Aguas
Calientes, ecco che veniamo al solito assaliti dai ristoratori, per convincerci
ad entrare nei loro locali.. come non li sopporto! Essendo comunque tutti così e
dovendo pur pranzare ne scegliamo uno a caso.
A fianco della piazza
trovo l'ufficio postale, e posso comperare ed imbucare la cartolina per la mia
mamma!
Ore 16,30 si riparte
con il trenino che lentamente ci porterà a Poroy, dove troveremo l'autista di
ieri che ci riporterà al nostro hotel di Cusco. Prima di partire assaggiamo la
bibita locale, l'Inka Cola... una bibita di colore giallo che però non ricorda
per niente la cedrata, Adri dice che sa di Bigbabol blu... fate un po' voi.
(By
Francy)
Albergo:
INKARRI LODGING
Address: Collacalle 204 - Cusco
Phone: +51 84 242692
|