Diario di viaggio di Adri e Francy, aprile 2006

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S. PEDRO DE ATACAMA Salar de Atacama

Salar de Tara 1

Salar de Tara 2


Mappa

 

Sveglia puntata alle 7:15, oggi ci verranno a prendere con calma alle 8 per l'escursione al Salar di Tara e Monjes de la Pacana. La gita decisamente più costosa (si può fare solo in piccoli pulmini, altre agenzie la organizzano in 4x4).

Qualche minuto prima che suoni la sveglia, sentiamo bussare alla porta della camera. E' il padrone dell'hostal. Sono già venuti a prenderci. No comment per la nostra agenzia e gli orari. Ci vestiamo in un battibaleno e saliamo su un mezzo da 10 posti. Siamo gli ultimi che salgono, siamo in fondo in compagnia di una ragazzina, che scopriamo essere la figlia dell'autista.

Saliamo velocissimamente per la strada già percorsa in discesa dopo aver attraversato il confine con la Bolivia. Proseguiamo oltre per la strada che conduce in Argentina. L'anno scorso in viaggio di nozze non eravamo molto distanti da lì, lungo quella strada!!!

Saliamo e saliamo costeggiando il Licancabur fino a 4.900 metri; gli scenari sono molto belli, montagne colorate a destra e a sinistra. Ci fermiamo poco dopo il punto più alto, in uno spiazzo da dove si domina la vallata, e c'è anche un piccolo fiume e una zona un poco verde.

L'autista scende e sistema su un tavolino una piccola colazione: mangiamo qualche fetta di torta e beviamo praticamente tutti il mate di coca, forse più perchè l'autista ha detto che siamo a quasi 5.000 metri che altro.

Fatta la colazione ci fermiamo poco più avanti, in un piccolo laghetto ancora ghiacciato, dove alcuni temerari vanno fino in mezzo fino a sentire dei rumori sospetti che li fanno rientrare.

Poco più avanti, scendiamo di qualche centinaio di metri ed usciamo dalla strada principale: siamo subito alla famosa roccia chiamata "El Indio", per la sua particolare forma. E' una roccia alta probabilmente anche 15 metri, molto suggestiva! E in questo vasto falsopiano di terra e sabbia ci sono altre rocce sparse qua e là, di notevoli dimensioni (siamo alle famose Monjes de la Pacana). Bellissimo l'impatto!

La guida ci spiega che qui una volta c'era un super-vulcano che è collassato e ha sparato queste enormi rocce ovunque! Chissà che sconquasso!

Il gruppo non è molto omogeneo e si perde un po' fra le varie rocce: la guida non è felice! Ci sono due brasiliani che scattano una foto ogni 2,5 secondi, anche dal pulmino: credo abbiano stabilito il nuovo record mondiale di numero di foto scattate!

Risaliamo sul pulmino e inizia un percorso senza strada di circa 20 km, per arrivare alle Catedrales de Tara, delle rocce molto alte tutte in fila, con dei bei colori.

Un altro paio di soste fotografiche e siamo al Salar de Tara. Più che un salar è una laguna, area protetta dove non si può camminare molto al di fuori del tracciato. Il percorso resta comunque molto interessante.

Sosta con un empanadas a testa e un po' di succo, ed è già ora di tornare, il viaggio di ritorno è di almeno due ore. Sosta ad un'altra laguna vicina alla strada, giusto per qualche foto, e ritorniamo a San Pedro poco dopo le 15:30.

Ci sarebbe anche stata l'opportunità di prenotare l'escursione alla laguna Cejar, ma decidiamo di rinunciare... non ci attira fino in fondo (non avendo molta voglia di fare il bagno, forse non ha molto senso partecipare alla gita).

Andiamo un attimo in camera a riposarci, e si fanno le 17. Usciamo per prendere un frullato (in Perù e Bolivia erano ancora più gettonati, in molti lo accompagnavano al pasto principale), e poi dopo una doccia ristoratrice, andiamo ancora a cena nuovamente da Casa de Piedra, prima del meritato riposo.

(by Adri)

 

Albergo:

Hostal Elim,
Palpana 6, San Pedro de Atacama,
Chile,
Fono (55)851567
contacto@HostalElim.cl

 

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