Ed
eccomi qui, ancora una volta ad imbarcarmi per l’America! Quest’anno abbiamo
deciso di cambiare compagnia aerea… giusto per passare un po’ più di tempo
“allietati” da film in italiano, gentilmente offerti dalla Swiss! In effetti
dopo due anni di splendidi viaggi americani avremmo potuto imparare anche un po’
di inglese, (soprattutto la sottoscritta). La mancanza di dialogo con gli
abitanti dei luoghi è la cosa che più mi manca e che mi impedisce di scoprire
ancor di più gli Stati Uniti. Anche per il fatto che tutti quelli che abbiamo
incontrato avrebbero voluto chiacchierare con noi! Amanti dell’Italia quanto noi
degli USA!
Unica scomodità di volare Swiss è che l’aeroporto di partenza è quello di
Malpensa, però ho apprezzato il fatto che chi ti accompagna non è obbligato a
catapultarti alle partenze perché ci sono i vigili che non fanno fermare nessuno
come a Linate.
E
in più è molto bella l’area dei check-in illuminata da una vetrata che si
affaccia direttamente sulle piste.
Il
primo volo Milano – Zurigo è stato proprio breve! 40 minuti comprensivo di
decollo ed atterraggio! I posti sono più ampi rispetto a quelli della British, e
Adri non è stato obbligato ad incastrare le ginocchia nel sedile davanti! In 40
min sono riusciti a servirci pure un drink e una piccola tavoletta di
cioccolato! Beh… quello ovviamente non poteva mancare!
A
Zurigo per raggiungere il gate dal quale partirà poi il nostro volo per Los
Angeles abbiamo preso una piccola metro senza guidatore. Lateralmente nella
galleria c’era una sequenza di foto delle Alpi svizzere, Cervino compreso con
sottofondo musicale tipicamente alpino con tanto di campanacci! Il terminale per
voli intercontinentali credo sia nuovo e quindi purtroppo la zona ristoro è
molto ridotta. Se bisogna aspettare molto per il volo successivo consiglio di
restare nel terminal dei voli europei.
Secondo volo decisamente lungo! Ben 11,30 ore… fortuna che avendo un po’ di film
da vedere non è durato così tanto come gli altri anni! Appena dopo il decollo
snack con salatini, poi pranzo a scelta tra “ravioli” o pollo con verdure. A
circa metà volo un gelatino! E prima dell’atterraggio trancio di pizza.
Purtroppo sugli Airbus A340 della Swiss non c’è un oblò in fondo all’aereo come
su quelli della British Airways, e quindi ci siamo persi ahimè la vista
sull’Islanda e sulla Groenlandia.
Un’altra pecca della Swiss è l’assegnazione dei posti, in quanto al momento
dell’acquisto la Swiss sparpaglia le persone non si sa bene con che criterio.
Fortunatamente facendo il check-in on line all’andata Adriano è riuscito a
trovare due posti vicini, anche se nemmeno il sito permette di fare il check-in
di due persone in contemporanea. Al ritorno, invece, non avendolo fatto online,
al banco in aeroporto, volando prima con United non ci è stato possibile
cambiare i posti e quindi (anche se poi ci siamo sistemati diversamente) ci
siamo trovati ai due lati opposti dell’aereo… assurdo… non riesco a capire la
motivazione di questo comportamento. Anche perché sono viaggi molto lunghi e
farli in solitaria non è affatto bello.
Primo anno al controllo passaporti da sola! Di solito siamo sempre riusciti ad
andare assieme… ma stavolta non ne hanno voluto sapere! Che cinema! Con la mia
perfetta padronanza della lingua il poliziotto ha preferito parlarmi in
spagnolo!
Dopo il pathos dell’attesa allo smistamento bagagli eccoci sul pullman che ci
porta alla Alamo. Siamo veramente stanchi ma felicissimi di essere ritornati con
i piedi sul suolo americano!
Quest’anno abbiamo noleggiato la macchina tramite il broker “Enoleggioauto”. Con
la previsione di fare strade sterrate e visto l’offerta da parte di questa
agenzia abbiamo preso un mid-size Suv! Per nostra fortuna al momento di
scegliere la macchina di “mid-suv” nemmeno l’ombra…. abbiamo quindi potuto
prendere un SUV!!! E così eccoci on the road con una Toyota Highlander V6
azzurro cielo! Che macchinone! A girarci per fare la retromarcia la macchina
sembra non finire mai! Spettacolo!
Decisamente cotti per le 24 ore ininterrotte senza dormire raggiungiamo il
nostro hotel vicinissimo alla Alamo… e quindi all’aeroporto. Fortuna che ci
danno una camera da cui non sentiamo gli aerei. Unico vantaggio. Per il resto
abbastanza trasandato come hotel. Ma in una città come Los Angeles era da
prevederlo.
Cena (spuntino) veloce al Taco Bell e poi a nanna felici di avere davanti 18
giorni a spasso tra le meraviglie che solo l’America sa donarci.
(By Francy)
Albergo:
Travelodge Hotel at LAX Airport
5547 W Century Blvd.
Aviation & Century Blvd.
Los Angeles, CA 90045 US
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