Chilometri tappa: 447
Dopo una notte “allietata” da un
“simpatico” gruppo di turisti orientali che pare amino passeggiare nottetempo e
soprattutto parlare nel corridoio, finalmente suona la sveglia. Oggi doveva
essere una giornata tranquilla…. Mattinata di trasferimento a Page e pomeriggio
sulle coste del lago sognando The Wave!
E invece… nemmeno oggi ci siamo
smentiti e abbiamo riempito ogni singolo minuto della giornata.
Poco dopo Wislow, sulla 87 si
trova il little painted desert, ben segnalato da appositi cartelli. Occorre
svoltare a sinistra e percorrere una breve strada asfaltata che conduce ad una
balconata da cui si possono ammirare delle bellissime colline colorate, dal
rosso al giallo al bianco.
Per raggiungere Page seguiamo
poi una strada che passa fra due riserve indiane, Hopi e Navajo, sul cui confine
si trova un bel canyon il Coal Mine Canyon, i cui hoodos ricordano molto il
Bryce Canyon, anche se decisamente più in miniatura. Per arrivarci occorre
girare a destra in una strada sterrata, vicinissimo al milepost 337, procedendo
in direzione di Tuba City. Tenuto poi come riferimento il windmill da tenere
sulla sinistra, si raggiunge una specie di area pic-nic da cui poter ammirare
questo bellissimo e sconosciuto canyon. Non ci sentiamo troppo tranquilli, soli
soletti vicino ai territori Hopi dove non sono ammesse nemmeno le fotografie, e
dopo un breve giretto, riprendiamo la via verso Page. La deviazione è stata
comunque ben ripagata dalla vista che avevamo davanti!
Con nostra sorpresa,
immettendoci sulla strada principale che porta a Page, notiamo degli scorci
molto belli che non avevamo notato due anni fa quando l’abbiamo percorsa nella
direzione opposta. Il sole del mattino è alle nostre spalle, e illumina
perfettamente prima delle colline dai colori cangianti, e poi delle rocce rosse
verticali di un altopiano che ci accompagnano per un buon tratto di strada.
Molto suggestivo!
Vista l’ora di arrivo a Page
(non sono nemmeno le 12), decidiamo di fermarci all’Horseshoe Bend, uno dei
pochi posti già visitati. Questo precipizio che dà sul Colorado è sempre
stupendo, e la giornata di sole splendente lo rende ancor più affascinante.
Resto sdraiata un poco sulle
rocce che si affacciano nel vuoto! E’ una sensazione indescrivibile, nonostante
non ci sia la novità. Rispetto a due anni fa quando c’erano solo un paio di
persone, oggi ritroviamo parecchi turisti lungo il breve percorso che porta
all’overlook.
Vista l’ora decidiamo poi di
stravolgere i nostri programmi ed anticipare la visita del lower Antelope, così
se domani riusciremo ad avere i pass per le Coyote Butte South, giovedì sarà
giornata dedicata a loro.
Dopo un panino veloce al Subway
di Page, seguiamo le indicazioni da Page verso Antelope Point. Nei pressi della
centrale elettrica, sulla destra si trova l’ingresso all’Upper Antelope, mentre
sulla sinistra un’altra strada conduce all’ingresso del Lower. L’ingresso non è
affatto economico (52$ in due), ma sono soldi ben spesi!
Un navajo ci guida fino
all’ingresso, una vera fenditura nella roccia, dalla quale si scende nelle
viscere della terra, tramite alcune scalette in ferro (che alcuni pretendono di
scendere con i sandali…). In teoria si potrebbe stare all’interno massimo due
ore, ma nessuno verrà mai a controllare. Noi siamo rimasti dentro mezzo
pomeriggio ad ammirare ogni singolo scorcio che il canyon ci regalava, e siamo
usciti poi per ultimi verso le 16:30 con il navajo che veniva a controllare se
c’era ancora qualcuno prima di chiudere.
Rispetto all’upper è molto più
stretto (alcuni passaggi sono veramente angusti, ma per questo affascinanti), e
se non fosse per la mancanza di fasci di luce che a metà giornata entrano
nell’upper, non avremmo alcun dubbio nel dire che il lower è nettamente
migliore. In un confronto, noi sceglieremmo comunque il lower, dove ci si sente
veramente liberi nell’esplorazione, e dove le conformazioni rocciose sono molto
più particolari. Non essendo poi in “visita guidata” obbligatoria, si ha tutto
il tempo per godersi al meglio lo spettacolo!
In fondo al lower una scala
permette di uscire, e chi vuole può decidere di percorrere la strada di ritorno
velocemente dall’esterno. Ma non ci abbiamo minimamente pensato, uno spettacolo
del genere non si può abbandonare così in fretta.
Per completare la giornata breve
gita a Lake Powell. Per immortalare il tramonto consiglio di non entrare nel
Glen Canyon, ma di percorrere la 89 verso Kanab per pochi Km, e svoltare a
destra in una strada sterrata che porta in cima ad una collina da cui si domina
parte del lago, sopra la marina di Wahweap.
Noi l’abbiamo scoperto solo dopo
aver visto il tramonto dal bordo del lago alla marina…
Cena da Ken’s Old West.
Locale decisamente
caratteristico, ma la carne non è stata all’altezza. Pensando all’anno scorso in
Wyoming dove anche nel posto meno invitante, la carne era eccezionale, ci
restiamo un po’ male.
E domani… finalmente The Wave!
(By
Francy)
Albergo:
Quality Inn at Lake Powell (AZ214)
287 N. Lake Powell Blvd. ,
Page, AZ, US, 86040
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