Diario di viaggio di Adri e Francy, aprile 2006

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HUAYLLA JARA - S. PEDRO DE ATACAMA Sol de la Manana

Verso il Cile

Laguna Verde

San Pedro

 
Mappa

 

 

 

 

 

 

La cena di Katy era ottima: minestra di verdura e come secondo un piatto un po’ pesante a base di uova, un po’ di carne, un po’ di wurstel, cipolle, pomodori, peperoni e patate fritte.

Inoltre in camera fa un freddo becco! Decidiamo di dormire in un letto singolo in due, come pigiama abbiamo: calzamaglia, pantaloni del pigiama, calzettoni, canottiera di lana, pile, maglione e giacca del pigiama, sotto coperte pesantissime, ma non caldissime.

La somma di cena pesante e freddo mi hanno fatto stare un gran male e mi hanno fatto dormire pochissimo

Finalmente arrivano le 5,15 e ci possiamo alzare! Katy ha preparato una bella colazione con tanto di panqueque freschi. Peccato che io mi sono fatta bastare una tazza di the caldo.

L'alba è splendida. La laguna Colorada poco sotto al nostro rifugio, le montagne intorno dorate dal sole, una meraviglia!

Si riparte di buona lena. Dobbiamo essere alla frontiera con il Cile per le 9,30 e abbiamo da percorrere circa 100 km

Sempre su piste non proprio ben messe, raggiungiamo il Geyser Sol de la Manana. Il sole è appena sorto e la zona geotermica emana tantissimo vapore. Molto bello!

Facciamo una breve sosta e poi ripartiamo raggiungendo una laguna con acqua calda dove si può immergersi, le Termas de Polques hot springs a 4400m, accanto al  Salar de Chalviri. Fa un po’ freddo, e io non sono proprio nelle condizioni di un bagno a 4.000 metri!

Riprendiamo quindi il viaggio. Il percorso passa attraverso paesaggi stupendi, credo i migliori di questo tour boliviano. Passiamo in mezzo a pianori enormi, abbiamo accanto montagne coloratissime, costeggiamo il deserto di Dalì dove rocce solitarie costellano una spianata di terra, come appoggiate da un gigante artista.

Insomma una meraviglia. Peccato solo che Bernabè deve correre per rispettare i tempi, altrimenti di rischia di arrivare al confine e di non trovare più i pulmini per il trasferimento a San Pedro. Abbiamo quindi tantissime immagini nella nostra mente di questo ultimo bellissimo viaggio nella terra boliviana.

Ultima tappa la Laguna Verde ai piedi del vulcano Licancabur. Molto ma molto bella, anche se il colore verde lo si può vedere a metà giornata.

Il bianco però sulla riva da quel tocco particolare alla laguna.

Usciamo dalla riserva e arriviamo così alla fine del nostro viaggio in Bolivia.

Bernabè ci procura il transfer per San Pedro e quindi dobbiamo salutarci. Io mi commuovo, perchè mi dispiace lasciare queste due belle persone che ci hanno portato a spasso per tre giorni.

Poi a pensare alla loro vita, Bernabè, ricercatore farmaceutico dell'università di Puno, ora si trova a guidare per queste piste in estate e in inverno e Katy ad alzarsi prestissimo al freddo per cucinare con due bimbe piccole a casa. Ma come sempre, per il lavoro occorre sacrificarsi.

Ma torniamo a noi. Passiamo la frontiera boliviana, pagando 15 bolivianos a testa di tasse.

Consegniamo il magico foglietto dell'immigrazione, nuovo timbro sul passaporto di uscita dal paese, ma della frontiera cilena nemmeno l'ombra.

Katy ci spiega che dobbiamo fare 45 minuti di pulmino e poi troveremo la frontiera cilena.. Mah..

Saliamo con un simpatico gruppo di ragazzi argentini e giù per la discesa per San Pedro.

Da 4.400 m a 2.400 m in meno di un'ora di strada, senza praticamente un tornante. Il nostro nuovo autista al solito guida come un matto.

Davanti a noi si apre la enorme spianata del deserto di Atacama.

Arrivati in fondo eccoci alla frontiera. Noi siamo ancora ben coperti con tanto di maglione e giacca a vento e invece qui fa un caldo. Restiamo velocemente in maglietta maniche corte!

Che frontiera strana. Non è come da noi dove si passa con la macchina e tutti si devono fermare. No, bisogna andarci apposta! Scendere dal pulmino, compilare il nuovo foglio dell'immigrazione, aspettare il magico timbro di ingresso. Poi scaricare i bagagli, farli passare ai raggi affinché controllino che non ci siano alimenti o oggetti non di loro gradimento e poi si può ripartire.

La cosa strana è che poi nei giorni dopo siamo di nuovo saliti sulla strada che porta al confine boliviano, ma poi al ritorno abbiamo girato prima in San Pedro.

Quindi non capisco che controlli ci siano, soprattutto per quanto riguarda i bagagli. Lo stesso discorso vale anche per chi proviene dall'Argentina. Frontiera al passo Jama e dopo 150 km frontiera cilena.

Scendiamo nel centro di San Pedro. L'impatto è forte. Abituata ormai a veri paesi con la propria cultura e realtà anche non del tutto tranquilla per un turista, qui mi sembra di essere.. al mare!

Solo turisti in giro, le due strade principali del centro sono composte solo da ristoranti e agenzie di viaggio, si respira proprio un'altra aria.

Nel raggiungere, per le vie polverose di San Pedro, il nostro hostal, passiamo davanti all'ufficio che gestisce le prenotazioni per la visita all'osservatorio astronomico. Chiediamo se è possibile anticipare la prenotazione del giorno successivo alla sera stessa, in modo da avere una escursione per ogni giorno di San Pedro.

Prendiamo quindi possesso della nostra camera. E' molto bella. Finalmente un letto matrimoniale grande e coperte leggere!

Fuori abbiamo pure qualche amaca per rilassarci un po’! Questo viaggio ci ha un po’ provato!

Andiamo a prelevare dei pesos cileni, e visto che il bancomat si trova proprio in un'agenzia, Atacama Connection, ci fermiamo a chiedere un preventivo.

Prenotando quattro escursioni, riusciamo ad avere un buono sconto, e quindi prendiamo direttamente tutto da loro.

Pomeriggio di totale relax, viste le mie condizioni di salute, e visto anche la levataccia della mattina.

Visto che qui non piove mai, i ristoranti sono praticamente a cielo aperto, ed è uso comune avere un bel fuoco per dare calore all'ambiente.

Io ceno con mezza insalata, mentre Adri con carne alla griglia, niente di eccezionale. Ristorante Adobe.

Alle 22.30 ci facciamo trovare all'angolo con Caracoles, con tanto di giaccavento, e un pulmino ci porta all'osservatorio astronomico.

La visita è stata bellissima. Sopra di noi un cielo infinito di stelle senza luna. Una professoressa ci ha spiegato in un chiaro spagnolo le varie costellazioni, il movimento del cielo nell'arco dell'anno, le differenze tra l'emisfero boreale e l'australe. Ho pure scoperto che il sole a mezzogiorno non è a sud come da noi ma è a nord!

Aveva una penna laser che usava per indicare le varie stelle in cielo spettacolare!

Insomma ha fatto un'ottima lezione pratica di astronomia, che ha catturato l'attenzione di tutti.

Poi è arrivato un altro astronomo "pazzo" francese trapiantato in San Pedro, che in modo un po’ folcloristico ha presentato i vari telescopi e fatto osservare o dei pianeti, o costellazioni o la via lattea. Troppo simpatico!

Avendo portato la reflex ci ha fatto anche una foto con noi due e la via lattea di sfondo! Una meraviglia!

E per finire tè o cioccolata all'interno dell'osservatorio con ultime spiegazioni o risposte alle domande del gruppo.

Siamo rientrati in hotel distrutti ma felici dell'intensissima giornata all'1.30 di notte!

(by Francy)

 

Albergo:

Hostal Elim,
Palpana 6, San Pedro de Atacama,
Chile,
Fono (55)851567
contacto@HostalElim.cl

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