Diario di viaggio di Adri e Francy, aprile 2006

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iSOLA DI sAO mIGUEL

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Strada percorsa: Km 176 

Ed eccoci giunti all'ultimo giorno intero sull'isola di Sao Miguel. Oggi vogliamo arrivare fino all'estremo est, passando per la zona di Furnas.

Il tempo non è bello come i giorni scorsi purtroppo. La strada che costeggia il lato sud dell'isola è un po' lenta a causa di alcuni lavori di ampliamento della sede stradale. Come avremo poi modo di vedere al pomeriggio, qui non badano proprio a spese per fare le strade. E' in costruzione una vera e propria autostrada in posti dove il traffico comunque ci pare veramente poco; il tutto per guadagnare tempo e collegare più velocemente i due capi dell'isola. E tutto questo per servire i pochi paesi dell'est. Incredibile vedere i viadotti in costruzione, con le strade che sono in ogni caso ben tenute e sufficientemente larghe.

Ma torniamo alla nostra giornata. Presa la deviazione per Furnas, dopo Vila Franca do Campo, la strada sale verso la nebbia che ricopre i colli, fino a raggiungere Furnas, centro preceduto dall'omonimo lago verde e le prime "caldeiras", delle pozze di acqua e fango ribollenti. Dopo aver visitato l'Islanda e Yellowstone, la nostra non può che essere una breve sosta. Notiamo in terra anche dei paletti conficcati in “montagnette” di terra. Nei video promozionali delle Azzorre li abbiamo visti in quanto un ristorante locale cucina della carne mista lasciandola per qualche ora a cuocere con dei pentoloni in questi buchi nel terreno. Noi non abbiamo trovato il modo di poterle assaggiare... o meglio, non l'abbiamo voluto trovare, non rientrava nei nostri gusti culinari.

A Furnas lasciamo la macchina e paghiamo 5 euro per entrare nel Parco di Terra Nostra, un bel giardino botanico nel quale facciamo una passeggiata rilassante in mezzo a fiumiciattoli e svariate specie di piante. Bello, ma si tratta pur sempre di una passeggiatina in un giardino botanico artificiale (come togliere il romanticismo...). Ben spesi i 5 € invece grazie alla bellissima piscina di acqua termale a fine (o inizio) percorso. Si tratta di una grande vasca ovale di almeno 30 metri, con l'acqua alta circa 150 cm, di un bell'arancione che lascerà un bel ricordo sul costume (meglio portare un "costume secondario").

Da due bocche escono in continuazione litri e litri di acqua molto calda. Avvicinandosi a queste due bocche si può anche fare una sorta di idromassaggio alla schiena, anche se al primo impatto l'acqua sembra bollente!

Dopo questa pausa rilassante, usciamo e ci asciughiamo al sole, che nel frattempo è sbucato dalle nubi e si fa decisamente sentire.

Mangiamo un piatto veloce in fondo al paese e ci dirigiamo verso Nordeste. Prima di lasciare Furnas, sosta in un'altra zona di "caldeiras", un poco più interessante della prima, con anche due fontanelle di acqua termale che non abbiamo voluto assaggiare (stavamo mangiando un gelato in mezzo ad una bella puzza di zolfo). Pare comunque che dalle due fontanelle escano due acque naturalmente frizzanti.

Prendiamo la strada per Povoação, paesino sul mare, e poi via verso l'est. Il cielo si fa sempre più scuro e purtroppo presto ci troviamo sotto la nebbia, con poca visibilità. La zona è comunque a nostro avviso meno particolare. Qua ci sono dei pendii molto più ripidi verso il mare; la zona è più aspra e selvaggia, e chiaramente meno abitata per via della conformazione del territorio.

Breve sosta a Nordeste (i paesini tendono ad assomigliarsi, anche per via delle chiese praticamente uguali). In ogni caso i paesini sono tenuti abbastanza bene, e ancora di più in generale il territorio. Spaziando la vista (lasciando un attimo perdere la parte più selvaggia ad est), si ha l'impressione che il tutto sia molto curato, con le colline coltivate, i boschi ben tenuti, e anche a fianco della strada le ortensie fanno sembrare di guidare per km in un bel giardino. Forse questa è una delle cose che più ci ha impressionato di Sao Miguel.

Ritornando nella parte alta, ora sotto una fine pioggerella, non ci gustiamo molto il panorama, e le soste sono sporadiche. L'unica degna di nota la cascatella sulla strada, prima di tornare alla provincia di Ribeira Grande.

Altri lavori in corso, qualche semaforo, e siamo a RIbeira Grande. Deviazione di 5 minuti fino a Caldeira Velha per vedere se a quest'ora c'è poca gente per rifare un "bagnetto" nel fiume nella foresta, ma la troppa gente (più che al mattino di ieri!) ci fa desistere. Torniamo quindi in circa 15 minuti (la strada da Ribeira Grande a Ponta Delgada è praticamente tutta a due corsie, e si percorre a 100 km/h).

(By Adri)

Albergo:

Vip Hotel Executive
Rotunda de São Gonçalo, nº 131
9500-343 Ponta Delgada, Portogallo
296 000 100