Incredibilmente il
fuso orario (solo 4 ore) è quasi interamente assorbito e riusciamo a dormire
fino al mattino.
Gustiamo un’ottima ed abbondante colazione (il lato positivo del cambiamento di
hotel) e prendiamo un taxi a spese del nostro hotel originario per prendere
possesso della nuova camera.
Ed eccomi a raccontare
un'altra disavventura del viaggio… ben peggiore della precedente... in taxi mi
accorgo di non avere il portafoglio e penso di averlo lasciato nel pantaloni
cambiati la sera prima.
E invece, una volta aperta la valigia mi accorgo che del portafoglio non c’è
alcuna traccia. Chiamiamo prima l’hotel per sapere se hanno trovato in camera
qualcosa, e poi andiamo pure di persona al “vecchio” hotel per vedere se non è
caduto tra qualche cuscino o coperta.. ma niente. Paradossale che nelle due
città più a rischio scippo in cui sono stato (con tutti a farmi le
raccomandazioni: “occhio al portafoglio!”) ho perso due volte il portafoglio e
tra l’altro in totale autonomia…ma mentre a Barcellona qualcuno si accorto
subito che mi era caduto e me lo ha restituito, qui probabilmente l’ho perso
correndo sotto la pioggia la sera prima non avendolo voluto mettere nel
marsupio. ma nella tasca davanti dei pantaloni.
Il sospetto mi è
venuto anche per il fatto che se me lo avessero rubato avrebbero usato le carte,
e invece in più di 12 ore non è passato nessun movimento in banca.
Devo dire che è stato proprio un bell’inizio di viaggio di nozze!
Contanti, carte di credito, bancomat, patente… tutto andato… la giornata è
grigia ed il mio stato d’animo ancor di più...
Ma ormai il danno è fatto.. blocchiamo carte e bancomat e incrociamo le dita per
le carte di Francesca con le quali dovremmo passare i 21 giorni rimanenti in
giro per l’Argentina.
La prima mattina va
così.. tempo di comperare delle tessere telefoniche ABLE MAS, consigliate in
quanto con 2 euro (10 pesos) si ha un’ora di conversazione con l’Italia, e di
mangiare un panino che è già l’ora del tour guidato per la città.
Visita decisamente
rapida, prima sosta alla cattedrale, molto bello il pavimento completamente a
mosaico e la piazza 25 de Julio. Con il pulmino poi ci portano nel famoso
quartiere della Boca, dove possiamo fare due passi tra queste case coloratissime
circondate però da tanta decadenza.
Infatti girato l’angolo si trovano numerosi quartieri poveri, con gente che vive
in baracche in condizioni veramente precarie.
Si passa da questi quartieri a quelli “vip” come il quartiere Palermo, con delle
case in stile inglese immerse nel verde molto curato. Si nota moltissimo lo
stacco tra questi quartieri, la povertà accanto alla ricchezza, da stringere il
cuore.
Il tour non è particolarmente entusiasmante, sarà per l’umore, sarà per la
giornata grigia, sarà la povertà di molti posti, in ogni caso la città non ci
attira particolarmente e non ci invoglierebbe a passarci un altro giorno.
Lasciata la guida, ci
dirigiamo a piedi di nuovo a Puerto Madero, per fotografare il Puente de la
Mujer di Calatrava, Francesca non se lo poteva perdere, e per gustare finalmente
la carne alla famosa Cabana de la Lilas.
Servizio impeccabile, carne molto buona, appena superiore comunque a quella già
ottima della sera precedente. Inoltre erano compresi panini ottimi e di diverso
tipo e antipasti molto curati.
Sazi dell’enorme “bisteccona” torniamo in hotel
Il centro la sera si
svuota completamente, ci sono quasi solo uffici, lasciando una sensazione di
pace e tranquillità, purtroppo però altra stretta al cuore, perché passeggiando
sotto questi grandi edifici ci siamo imbattuti in persone che cercavano nella
spazzatura qualcosa da mangiare.
Prepariamo le valigie ed andiamo a nanna… domattina sveglia alle 5:30 per
prendere il volo per Trelew, nella penisola di Valdes, nostra prima tappa alla
scoperta della Patagonia, dove finalmente potremo tuffarci nella natura!
(By Adri)
Albergo:
Hotel 562 - Nogarò
Av.Julio Argentino Roca 562
Ciudad de Buenos Aires
Argentina
Tel (54.11) +4331.0091
Fax (54.11) +4331.6791
web site:http://www.562nogarohotel.com/
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